Capitolo 1 - Un Viaggio di scoperta
Il ruolo dell'Oceano sul Tempo e sul Clima è spesso trattato nei notiziari. Chi non ha sentito del El Niño e delle previsioni meteorologiche, la stagione degli uragani Atlantici e degli Tsunami? Ancora, qual'è esattamente il ruolo dell'Oceano? E perchè ce ne preoccupiamo? 1.1 Perchè studiare la Fisica dell'Oceano? La risposta dipende dal nostro interesse, che è poi l'uso che facciamo del mare. Tre grandi temi sono importanti:
Questi temi influenzano la nostra selezione degli argomenti da studiare. Gli argomenti determinano cosa noi misuriamo, come le misure sono fatte e le aree geografiche di interesse. Alcuni processi sono locali, come la rottura delle onde sulle spiagge, alcuni sono regionali, come l'influenza del nord Pacifico sul Tempo dell'Alaska e alcune sono globali, come l'influenza dell'oceano sui cambiamenti del Clima e sul riscaldamento globale. Se infine queste ragioni per lo studio dell'Oceano sono importanti,
cominciamo questo viaggio di scoperta. 1.2 Obiettivi Spero che gli studenti che stanno leggendo questo testo, siano consapevoli di alcuni maggiori schemi (o teorie) concettuali che formano le basi dell'oceanografia fisica, come ci siamo arrivati e perchè sono ampiamente accettate, come gli oceanografi le hanno ordinate dal confuso oceano, e qual' è il ruolo della sperimentazione in oceanografia (per parafrasare Shamos, 1995: p. 89). Più particolarmente, mi aspetto che sia possibile agli studenti descrivere i processi fisici che influenzano l'oceano e le regioni costiere: le interazioni dell'oceano con l'atmosfera, e la distribuzione dei venti, delle correnti, dei flussi di calore, e delle masse d' acqua. Il testo enfatizza le idee piuttosto che le tecniche matematiche. Proveremo a rispondere alle seguenti domande:
1.3 Organizzazione Prima di cominciare un viaggio, generalmente cerchiamo di sapere qualcosa del posto che visiteremo. Guardiamo le mappe e consultiamo le guide turistiche. In questo libro la nostra guida saranno gli articoli ed i libri pubblicati dagli oceanografi. Cominceremo con una breve descrizione dei bacini oceanici, perchè la forma degli oceani ne influenza i processi fisici. Poi studieremo le forze esterne, vento e calore che agiscono sull'oceano, e la risposta dell'oceano. Naturalmente entreremo nella teoria e nelle osservazioni quando necessario. Quando arriveremo al capitolo 7, dovremo comprendere le equazioni che descrivono la risposta dinamica dell'oceano. Consideremo le equazioni del moto, l'influenza della rotazione terrestre, l'approssimazione geostrofica e l'utilità della conservazione della vorticità. Verso la fine, consideriamo alcuni esempi particolari: la circolazione profonda, l'oceano equatoriale, il fenomeno del El Niño e la circolazione di particolari aree dell'oceano. Poi tratteremo del ruolo dei modelli numerici nel descrivere l'oceano. Alla fine studieremo i processi costieri: onde, maree, predizione delle onde e delle maree, tsunami ed innalzamento del livello. 1.4 Il grande Quadro L'oceano fà parte del sistema Terra. Agisce da intermediario nei processi di trasferimento di massa, momento ed energia attraverso la superfice marina. Riceve acqua e sostanze disciolte dalle terre emerse, depone sul fondo sedimenti che un giorno diventeranno rocce sulla terra. Quindi una comprensione del mare è importante per la comprensione della terra come sistema, specialmente per la comprensione di importanti problemi come il cambiamento globale ed il riscaldamento globale. Ad un livello più basso l' oceanografia fisica e la meteorologia si stanno fondendo. L'oceano fornisce il feedback che guida i lenti cambiamenti nell'atmosfera. Come noi studiamo l'oceano, spero che si noterà che stiamo usando teoria, osservazioni e modelli numerici per descrivere le dinamiche dell'oceano. Niente è sufficiente da solo.
Nel combinare la teoria e le osservazioni in modelli numerici, evitiamo alcune delle difficoltà associate con ciascuno degli approcci usato separatamente (Figura 1.1). I continui raffinamenti dell'approccio combinato porta ad una descrizione sempre più precisa dell'oceano. L'ultimo obiettivo è conoscere abbastanza bene l'oceano da predirne i cambiamenti futuri nell'ambiente, inclusi i cambiamenti climatici e la risposta ai pescatori per l'overfishing. La combinazione di teoria, osservazioni e modelli numerici è relativamente nuova. Quattro decadi di crescita esponenziale nella potenza di calcolo ha reso i computer da tavolo capaci di simulare importanti processi fisici e dinamici dell'oceano.
La combinazione di teoria, osservazioni e modelli numerici implica anche un nuovo modo nel fare oceanografia. In passato, un oceanografo progettava una teoria, collezionava dati per provare la teoria, pubblicava i risultati. Ora i compiti sono diventati cosi specializzati che pochi possono fare tutto ciò. Alcuni eccellono nella teoria, altri nel collezionare dati, altri ancora nel simulare numericamente. Come risultato, il lavoro è fatto sempre più da gruppi di scienziati ed ingegneri. 1.5 Ulteriori Letture Se conosci poco l'oceano e l'Oceanografia, ti suggerisco di cominciare dalla lettura del libro di MacLeish, specialmente il capitolo 4 sulla "Reading the Ocean". Penso sia di gran lunga la migliore descrizione non-tecnica di come gli oceanografi cercano di capire l'oceano. Puoi anche avere beneficio dalla lettura di capitoli pertinenti e da ogni testo oceanografico per iniziati. Per esempio quelli di Gros, Pinet oppure Thurman sono particolarmente utili. I testi prodotti dalla Open University forniscono un trattamente un pò più avanzato.
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Department of Oceanography, Texas A&M University
Robert H. Stewart, stewart@ocean.tamu.edu All contents copyright © 2005 Robert H. Stewart, All rights reserved Updated on Novembre 20, 2008 |