Molti dei fluidi scorrono in maniera familiare, dalle vasche da bagno alle piscine di nuoto, non sono rotanti, o ruotano cosi' lentamente che la rotazione non e' importante eccetto forse allo svuotamento della vasca quando l'acqua e' lasciata andare via. Come risultato, non abbiamo una bouna comprensione intuitiva dei flussi rotanti. Nell'Oceano, la rotazione e la conservazione della vorticita' influiscono fortemente su distanze piu' grandi di poche decine di kilometri. La consequenza della rotazione porta ai risultati che abbiamo visto prima nella nostra vita di tutti i giorni con i fluidi. Per esempio, vi siete mai chiesti perche' il rotore dello sforzo del vento risulta in un trasporto di massa nella direzione nord-sud e non in quella est-ovest? Che cosa ha di speciale il movimento nord-sud? In questo capitolo, andremo ad esplorare alcune conseguenze della rotazione di un flusso nell'Oceano. 12.1 La Definizione della Vorticitą In parole semplici, la vorticita' e' la rotazione del fluido. La quantita' della rotazione puo' essere espressa in vari modi. Consideriamo un catino di acqua poggiato su un tavolo in un laboratorio. L'acqua puo' ruotare nel catino. Oltre alla rotazione dell'acqua nel catino, il catino ed anche il laboratorio stanno ruotando perche' sono sulla Terra che ruota intorno al suo asse. I due processi sono separati, e possiamo considerare due tipi di vorticita'. La Vorticita' Planetaria
La vorticita' planetaria e' il parametro di Coriolis che abbiamo usato in precedenza nella discussione del flusso nell'Oceano. E' piu' grande ai poli dove e' il doppio della rotazione terrestre. Notare che la vorticita' scompare all'equatore e nell'emisfero sud assume valori negativi perche' φ e' negativo. La Vorticita' Relativa
dove V = (u,v) e' il vettore della velocita' orizzontale, e dove abbiamo assunto che il flusso e' bi-dimensionale. Questo e' vero se il flusso si estende su distanze piu' grandi di poche decine di kilometri. z is the vertical component of the three-dimensional vorticity vector ω, ed e' qualche volta scritta ωz. ζ e' positiva per rotazione anti-orarie viste da sopra. Questo e' lo stesso senso della rotazione terrestre nell'emisfero settentrionale. Note sui SimboliI symboli comunemente usati in una parte dell'oceanografia spesso hanno molti significati differenti in altre parti. Qui usiamo ζ per la vorticita', ma nel Capitolo 10, usiamo ζ per intendere l'altezza della superfice marina. Potremmo usare ωz per la vorticita' relativa, ma ω e' anche comunemente usata per intendere la frequenza in radianti al secondos. Ho tentato di eliminare molti usi che confondono, ma il doppio uso di ζ e' uno con il quale dobbiamo convivere. Fortunatamente, non dovrebbe causare molta confusione. Per un corpo rigido rotante con velocita' Ω, il rotore V = 2Ω. Naturalmente, il flusso non ha bisogno di ruotare come un corpo rigido per avere vorticita' relativa. La vorticita' puo' anche risultare dallo shear. Per esempio, al confine occidentale nord/sud di un oceano, u = 0, v = v (x) e ζ = ∂v(x)/∂x. ζ e' generalmente molto piu' piccola di f, ed e' piu' grande al limite delle correnti veloci come la Gulf Stream. Per avere un'idea della misura di ζ, consideriamo il bordo della Gulf Stream a largo di Capo Hatteras dove la velocita' diminuisce da 1 m/s in 100 km al confine. Il rotore della corrente e' approssimativamente (1 m/s)/(100 km) = 0.14 giri/giorno = 1 giro/settimana. Quindi perfino questa grande vorticita relative e' ancora quasi sette volte piu' piccola di f. Altri valori tipici di vorticita' relative, come la vorticita' degli "eddy", e' un giro al mese. La Vorticita' Assoluta
Possiamo ottenere un'equazione per la vorticita' assoluta manipolando semplicemente le equazioni del moto senza attrito. Cominciamo da:
Se espandiamo la derivata totale, e se sottraiamo ∂ /∂y della (12.4a) da ∂ /∂x della (12.4b) per eliminare i termini della pressione, otteniamo dopo alcuni passaggi algebrici:
Nel derivare la (12.15) usiamo:
ricordando che f e' independente dal tempo t e che la distanza verso est e' x. Vorticita' Potentiale
Integrando l'equazione di continuita' (7.19) dal fondo alla superfice dell'oceano otteniamo (Cushman-Roisin, 1994):
dove b e' la topografia del fondo, e H e' la profondita' dell'acqua. Le condizioni al contorno richiedono che il flusso alla superfice ed al fondo siano lungo la superfice e lungo il fondo. Cosi' le velocita' verticali in alto e in basso sono:
Sostituendo la (12.7) e la (12.8) dentro la (12.6) otteniamo
Sostituendo questa dentro la (12.5) abbiamo:
che puo' essere scritta:
Le quantita' tra parentesi devono essere costanti. Questa e' chiamata vorticita' potentiale Π. La vorticita' potenziale e' conservata lungo una traiettoria del fluido:
Per un flusso baroclino in un fluido continuamente stratificato, la vorticita' potenziale puo' essere scritta (Pedlosky, 1987: § 2.5):
dove λ e' ogni conservata quantita' per ogni elemento del fluido. In, particolare, se λ = ρ allora:
assumendo che i gradiendi orizzontali della densita' sono piccoli comparati ai gradienti verticali, una buona assunzione nel termoclino. All'interno degli oceani, f >> ζ e la (12.11) e' scritta (Pedlosky, 1996, eq 3.11.2):
Questo permette alla vorticita' potenziale dei vari strati dell'oceano di essere determinata direttamente dai dati idrologici senza conoscere il campo delle velocita'. 12.2 La Conservazione della Vorticitą Il momento angolare di ogni corpo isolato che ruota e' conservato. Il corpo che ruota puo' essere un vortice dell'Oceano di una Terra nello spazio. Se il corpo ruotante non e' isolato, cioe', se e' legato ad un altro corpo, allora il momento angolare puo' essere trasferito tra i corpi. I due corpi non hanno bisogno di essere in contatto fisico. Le forze gravitazionali possono trasferire il momento tra i corpi nello spazio. Torneremo su questo argomento nel Capitolo 17 quando discuteremo delle maree dell'Oceano. Qui, guardiamo alla conservazione della vorticita' in un oceano ruotante. L'attrito e' fondamentale per il trasferimento del momento in un fluido. L'attrito trasferisce momento dall'atmosfera all'Oceano attraverso il sottile, attritoso strato di Ekman layer alla superfice del mare. L'attrito trasferisce momento dall'Oceano alla Terraferma attraverso lo strato di Ekman al fondo del mare. L'attrito lungo i fianchi delle montagne sommerse portano a differenze di pressione nei lati delle montagne che causano un'altra forma di resistenza chiamata attrito di forma (form drag). Questo e' lo stesso attrito che causa la forza del vento su una automobile che viaggia a grande velocita'. Nel vasto interno dell'Oceano il flusso e', comunque, senza attrito, e la vorticita' e' conservata. Cosi' un flusso e' detto essere conservativo.
Conservazione della Vorticita' Potenziale La conservazione della vorticita' potentiale unisce insieme i cambiamenti nella profondita', la vorticita' relativa, ed i cambiamenti nella latitudine. Tutti e tre interagiscono.
Conseguenze della Conservazione della
Vorticita' Potentiale
12.3 La Vorticitą e la Pompa di Eckman La rotazione piazza un'altro vincolo molto interessante al campo di flusso geostrofico. Per aiutarvi a capire i vincoli, consideriamo prima un flusso in un fluido con rotazione costante. Poi guarderemo come la vorticita' vincola un flusso di un fluido ruotante, che varia con la latitudine. Una comprensione dei vincoli porta ad una conoscenza piu' profonda dei risultati di Sverdrup e di Stommel discussi nel precedente capitolo. La dinamica del fluido sul f plane: Il
Teorema di Taylor-Proudman
e l'equazione di continuita' (7.19) e':
Facendo la derivata in z della (12.13a) ed usando (12.13c) abbiamo:
In maniera simile, per la componente u della velocita' (12.13b). Cosi', la derivata verticale del campo di velocita' orizzontale deve essere zero.
Questo e' il Teorema di Taylor-Proudman, che si applica a flussi che variano lentamente in fluidi omogenei, senza attrito e ruotanti. Il teorema pone forti vincoli al flusso:
Quindi, la rotazione rende molto piu' difficile il flusso! Il flusso geostrofico non puo' passare sopra un mote sottomarino, deve girarci intorno. Taylor (1921) derivo' la (12.14) direttamente e dopo la (12.16) below. Proudman (1916) derivo' independentemente lo stesso teorema ma non cosi' esplicitamente. Altre conseguenze del teorema possono essere ottenute eliminando i termini della pressione dalla (12.13a & 12.13b) per ottenere:
Poiche' il fluido e' incompressibile, l'equatione di continuita' (12.13d) richiede
Inoltre, poiche' w = 0 alla superfice ed al fondo, se il fondo e' piatto, la' non ci puo' essere velocita' verticale sul f-plane. Notare che la derivazione della (12.16) non richiede che la densita' sia constante. Richiede soltanto un moto lento in un fluido ruotante e senza attrito. Dinamica dei Fluidi su un Piano Beta: La Pompa
di Ekman Consideriamo allora il flusso su un piano beta. Se f = f0 + β y, allora (12.15a) becomes:
dove abbiamo usato la (12.13a) per ottenere v nel lato destro della (12.18). Usando l'equazione di continuita', e ricordando che β y << f0
dove abbiamo usato il sub-scritto G per enfatizzare che la (12.19) si applica all'interno del flusso geostrofico oceanico. Cosi' la variazione della forza di Coriolis con la latitudine permette i gradienti verticali di velocita' all'interno geostrofico dell'Oceano, e la velocita' verticale porta alle correnti nord-sud. Questo spiega perche' Sverdrup e Stommel hanno avuto bisogno di un β-plane per i loro calcoli. La Pompa di Eckman nell'Oceano
che e' (9.30b) dove ρ e' la densita' e f e' il parametro di Coriolis. Poiche' la velocita' verticale alla superfice del mare deve essere zero, la velocita' verticale di Ekman deve essere bilanciata dalla velocita' geostrophic verticale wG(0).
La Pompa di Ekman ( wE(0) ) guida la corrente geostrofica verticale (-wG (0) ) all'interno dell'Oceano. Ma perche' questo produce la corrente verso nord calcolata da Sverdrup (11.6)? Peter Niiler (1987: 16) fornisce questa semplice spiegazione.
Peter Rhines (1982) sottolinea che the la rigida colonna di acqua cerca di uscire dalla compressione imposta dall'atmosfera muovendosi verso sud. La velocita' meridionale e' circa 5,000 volte piu' grande della velocita' verticale di Ekman. La Pompa di Ekman: Un Esempio
Poiche' l'acqua vicino la superfice e' piu' calda di quella profonad, la velocita' verticale produce un corpo di acqua calda. Piu' in profondita' nell'Oceano, la corrente geostrofica guidata dal vento va a zero (ipotesi di Sverdrup) e i gradienti profondi di pressione devono andare essere zero. Risulta che, la superfice dovrebbe sollevarsi verso l'alto perche' una colonna di acqua calda e' piu' alta di una fredda che ha lo stesso peso (devono avere lo stesso peso, altrimenti, la pressione profonda non sarebbe costante, e ci sarebbe un gradiente profondo orizzontale). Una tale distribuzione di densita' produce gradienti di pressione nord-sud alle medie profondita' che deve essere bilanciato dalle correnti geostrofiche nord-sud. In parole povere, la divergenza dei trasporti di Ekman ridistribuisce la massa alll'interno senza attrito dell'Oceano generando le correnti geostrofiche forzate dal vento. Ora continuiamo con l'idea di includere l'intero Pacifico settentrionale per vedere come i venti producono correnti che fluiscono contro-vento. L'esempio fornira' una comprensione piu' profonda dei risultati di Sverdrup discussi nel §11.1. La figura 12.8 mostra i venti medi nord-sud nel Pacifico, insieme con i trasporti nord-sud di Ekman forzati dai venti. Da Notare che la convergenza dei trasporti porta a down-welling, che produce uno strato spesso di acqua calda nel primo kilometro della colonna d'acqua, ed un alto livello del mare. Figura 12.6 e' uno schema della sezione trasversale della regione tra 10°N e 60°N, e mostra il corpo di acqua calda nel primo kilometro centrato su 30°N. Al contrario, trasporti divergenti producono bassi livelli del mare. I gradienti di pressione medi nord-sud associati con le alte e basse sono bilanciati dalla forza di Coriolis delle correnti geostrofiche est-oest alla superfice dell'Oceano (mostrato alla destra nella figura).
12.4 Concetti Importanti
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Department of Oceanography, Texas A&M University
Robert H. Stewart, stewart@ocean.tamu.edu All contents copyright © 2005 Robert H. Stewart, All rights reserved Updated on Aprile 3, 2008 |